Sono un designer con oltre 15 anni di esperienza nella progettazione di prodotti digitali. Ho iniziato a studiare grafica e comunicazione visiva all'ISIA di Urbino. In seguito, ho conseguito la specialistica in interaction design allo IUAV di Venezia. La mia carriera lavorativa è iniziata in Nokia Londra, per poi successivamente, ho lavorato come UI designer a Squarespace a New York City. Nel 2012, ho avuto la possibilità di lavorare a Google in California, dove ho lavorato per diversi team come Android, Google Play, Material Design e Google Travel. Attualmente, sono lead designer nel team di YouTube Creators, dove mi occupo di progettare ed elevare il visual design del prodotto. Oltre al lavoro, sono appassionato di fotografia, illustrazione e animazione, musica e videogames.

Avendo iniziato la tua carriera come graphic/web designer negli anni 2000, hai potuto vivere gran parte dell'evoluzione del mondo digital. Ad oggi, dove ormai il digital è imprescindibile dalle nostre vite, soprattuto di designers, come credi l’AI possa influenzare e contribuire alla crescita del nostro mestiere?

È straordinario osservare l'evoluzione tecnologica degli ultimi vent'anni. Questo periodo rappresenta una fase storica determinante per il futuro della nostra società, simile a ciò che internet fu per tutti noi 25 anni fa.

Nella mia quotidianità da designer, faccio largo uso di strumenti e servizi che amplificano e arricchiscono le mie abilità. Ecco alcuni esempi concreti:

Grazie all'intelligenza artificiale, posso analizzare enormi quantità di dati per individuare modelli e tendenze nascoste. Questo si traduce in un'elaborazione rapida delle attuali mode, consentendomi di accedere facilmente a risorse pertinenti per ogni specifico argomento. Questa conoscenza influenza le decisioni di progettazione, portando a esperienze più intuitive e personalizzate.

L'IA diventa, in sostanza, un prezioso assistente nel brainstorming, nell'ideazione e nel perfezionamento delle idee in tempo reale, risultando estremamente utile.

Parlando degli strumenti di progettazione, stiamo assistendo a progressi enormi:

- Automatizzazione di attività ripetitive come l'esportazione di risorse, documentazione, linee guida e creazione di prototipi.

- Questo risparmia tempo per attività più strategiche, come la ricerca creativa e l'analisi degli utenti.

- La traduzione delle idee di design in codice aiuta a colmare il divario tra il design e lo sviluppo.

- Si sta verificando una democratizzazione del design, con strumenti sempre più accessibili che permettono al designer di agire come regista più che come esecutore.

- Personalmente, utilizzo diversi strumenti per la generazione e manipolazione di immagini come Midjourney, Runaway, Pika, Leonardo.ai, Adobe firefly etc., sia per il ruolo di art director che di fotografo. Trovo questi strumenti estremamente utili per generare idee e migliorare le mie fotografie.

In generale, l'IA è un valido supporto per il designer, potenziando notevolmente le nostre capacità. Tuttavia, è fondamentale ricordare che non sostituisce la creatività e la direzione artistica umana, aspetti che attualmente mancano ancora all'IA (ma che sicuramente arriveranno). Inoltre, la qualità di questi strumenti sta raggiungendo livelli tali da poter influenzare lavori di design più basilari, come la generazione di loghi, illustrazioni e immagini accessibili a tutti.

Il futuro appare incerto, specialmente considerando la possibile arrivata dell'Intelligenza Artificiale Generale (AGI) entro questo decennio. A quel punto, le conseguenze sul nostro lavoro potrebbero essere imprevedibili."

Google Travel (Flights, Hotels etc…), 2018

Attualmente, lo UX designer è tra le figure più richieste e ambite. Secondo te, questo interesse deriva esclusivamente dallo sviluppo digitale o potrebbe essere attribuito al lavoro sull'esperienza a 360 gradi, che può estendersi anche al branding e altri campi? Credi che lo UX designer stia diventando una figura trasversale e indispensabile le varie aree del design?

20 anni fa, non esisteva una figura specializzata come il UX designer, molti facevano User Experience senza saperlo: product designer, architetti, artisti etc... Un UX designer è una label che è stata attribuita alla progettazione digitale, ma lo si può applicare in qualsiasi campo. Anzi, ora più che mai, tutte le aziende stanno diventando tecnologiche (industry 4.0) e una figura come la nostra è indispensabile. Ci sono una marea di tipologie di UXer... anzi, non mi piace nemmeno definirla UXer. Siamo product designer, progettiamo il prodotto: alla fine stai definendo un esperienza per gli utenti, qualsiasi sia il prodotto (una sedia, piuttosto che una app). Tornando alla domanda: un designer, più "rotondo" è, meglio è. Come in tutte le discipline. I grafici migliori, quelli bravi, sono anche antropologi, poeti, musicisti, scienziati etc... Un'altro aspetto più pragmatico, riguarda la carriera, in cui esperienza in piccole realtà, dove i sono poche risorse, ti portato ad essere un designer più poliedrico e olistico (un tutto-fare), mentre nelle grandi aziende, si tende ad essere più specializzati e mirati nelle discipline. Personalmente ammiro molto designer che hanno un background e una storia che va anche al di fuori del pure design del prodotto.

Nel corso degli anni, il graphic design è diventato sempre più rilevante per Google, nonostante in passato potesse sembrare meno prioritario. Recentemente, Google ha dato notevole spazio al graphic design con risorse come Google Fonts e iniziative educative come Google Fonts Knowledge. Secondo te, questa attenzione di Google sta cercando di valorizzare maggiormente questa disciplina, dando rilevanza ai contenuti stessi?

Si, direi di si. Google è molto cambiata negli ultimi 10 anni riguardo al design del prodotto, non solo la grafica. I tool grafici sono una conseguenza di un "risveglio" che c'è stato qualche anno fa (2013, con Material Design), in cui Google ha iniziato ad investire risorse per migliorare l'esperienza utente dei suoi prodotti con design system completi e linee guida. Ora Google è molto matura dal punto di vista del design, ed team di UX sono ormai instaurati in ogni prodotto.

Google Play Material design redesign, 2015

Qual’è la tua sfida più grande in quanto digital designer?

1) Stare al passo con i tempi: tecnologie e trends si muovono molto più velocemente che in passato, ed è necessario rimanere aggiornati il più possibile. Capire cosa sta arrivando con mente aperta e pensiero critico è fondamentale.

2) Spingere e divulgare le nuove generazioni al buon design: insegnare e dare supporto ai giovani è una cosa che ho molto a cuore.

Quanto è importante il mondo analogico nel tuo quotidiano “digitale”, sia lavorativo che personale?

Noi Millennials siamo l'unica generazione "ponte", tra mondo analogico e mondo digitale, siamo cresciuti tra questi due mondi e li riusciamo a capire bene. Questo è un aspetto molto importante che mi porto sempre con me... per quanto sia tech savvy, adoro collezionare fumetti e graphic novel, ascoltare vinili musicali ed esplorare qualche illustrazione a mano. In questo mondo sempre più effimero ed etherial, è importante rimanere connessi al suolo in qualche modo...

Squarespace UI redesign and mobile app design, 2011

Come vedi il mondo dell’istruzione nell’ambito del design in Italia?

Premetto che non ho abbastanza contesto per poter dare un opinione completa, ma dalle esperienze di talk, workshop e lezioni che ho potuto fare in questi anni, c'è molta attenzione al design e le scuole (nel campo) hanno molto interesse ad approfondire gli argomenti. Rimangono comunque molto solide le eccellenze italiane, per esempio il politecnico, l'ISIA, lo IED, H-Farm etc... e molte altre che non ricordo!

Come vedi il ruolo del giovane grafico in Italia?

Studiare e fare il grafico in Italia è sicuramente interessante: da un lato hai un ambiente creativo molto stimolante, con tanta ricchezza culturale e una visione della creatività molto critica, profonda e libera. Ma dall'altro lato hai un paese in cui la burocrazia, mentalità e approccio al lavoro tendono a rallentare e ridurre questa potenziale esplosione creativa.

Navigare in questo mondo potrebbe essere difficile, soprattutto con questa tecnologia che cambia continuamente, ma il paese rimane indietro. Da grafico, è necessario educare i proprio clienti e colleghi e cercare di influenzare anche nel piccolo.

Google Play Music redesign, 2013

Che consiglio daresti al giovane grafico che si approccia al mondo del lavoro oggi in Italia?

Io credo fermamente nell'espandere il proprio mercato al di fuori dell'italia stessa, viaggiare, vivere all'estero un pò, e poi tornare, applicare quello che si è imparato.

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