Ogni vita umana è il riassunto dalla storia della razza intera, una transizione dal semplice al complesso, dal destrutturato al sovra strutturato.
Climax è un'occasione per scomporre, per ridurre ai minimi termini. Se dopo il semplice c'è il complesso, dopo il complesso può tornare ad esserci il semplice? O meglio, è possibile immaginare un equilibrio stabile tra i due?
L'editoriale suggerisce una riflessione indagando la cultura materiale del mondo contadino, attraverso i suoi resti nella società contemporanea.
L'attenzione è focalizzata sulla dimensione progettuale del mondo contadino, caratterizzata da rigoroso ingegno e da una profonda connessione con la natura. Attraverso un approccio che fonde indagine etnografica e memorie autobiografiche dell'autore, si esplora la ricchezza e complessità della cultura contadina attraverso la microstoria di Nando, ultimo esempio di questa cultura. L'obiettivo è riflettere sulla possibilità di un rapporto armonioso tra uomini e il mondo agricolo, ampliando la considerazione di cosa può essere considerato "progetto", contribuendo alla promozione di una maggiore consapevolezza identitaria e all'apprezzamento del patrimonio culturale italiano.