La cartografia è un potente mezzo di comunicazione che ha sempre rappresentato il sapere scientifico, tecnico e artistico del mondo conosciuto. Il rapporto tra cartografia e scrittura, sebbene stretto, è spesso trascurato nelle analisi storiche. Oltre alla rappresentazione di elementi geografici, la tipografia riveste un ruolo cruciale nella leggibilità delle mappe. In particolare, il Touring Club Italiano (TCI) ha svolto un ruolo fondamentale nella cartografia italiana, istituendo nel 1914 il proprio Ufficio cartografico e successivamente la Scuola-laboratorio per formare cartografi. La Scuola-laboratorio, attiva per oltre sessant'anni, è stata poco documentata.
Questa ricerca si propone di riportare alla luce il lavoro svolto all'interno, utilizzando documenti dell'Archivio Storico del TCI e testimonianze di ex studenti. Si esplora l'organizzazione della scuola, le tecniche utilizzate nella produzione cartografica e l'origine dei caratteri tipografici. L'obiettivo finale è la creazione di un carattere revival ispirato agli esercizi calligrafici della Scuola-laboratorio, adattato alle esigenze attuali. Questa tesi intende recuperare una parte della storia del Touring Club, evidenziando il contributo della tipografia nell'arte della cartografia e dimostrando la sua importanza nella comprensione e nell'utilizzo delle mappe.