"Residui Urbani" è un progetto di ricerca che esplora il rapporto tra uomo e natura all'interno delle città, esaminando il fenomeno dei vuoti urbani nelle periferie romane. Questi luoghi, testimonianza di un passato sfruttamento capitalistico, persistono nel paesaggio contemporaneo, assumendo il ruolo di "inconscio" delle città, in cui si accumula tutto ciò che è stato rimosso. Seguendo la teoria elaborata da Gilles Clément nel "Manifesto del Terzo Paesaggio" (2005), il progetto raccoglie testimonianze fotografiche dei segni dello sfruttamento antropico nei luoghi dell'abbandono suburbano. L'esito di tale accumulo è la formazione di agglomerati post-umani, spesso considerati problematici dalle comunità locali, ma essenziali per la conservazione della biodiversità negli ecosistemi urbani. Attraverso una mappatura del territorio, vengono individuate le aree maggiormente predisposte allo sviluppo di questo fenomeno, analizzato con l'intento di riflettere sul destino della natura "selvaggia" nelle città.