Nell’ultimo decennio il programma televisivo RuPaul's Drag Race è diventato un fenomeno globale. Di conseguenza, lo slang drag e queer ha contaminato la cultura popolare è in alcuni contesti è diventato mainstream. Parole come shade, tea, reading o persino yas queen sono entrate nelle nostre vite. La mia tesi cerca di tracciare il passato, il presente e il futuro del fenomeno drag e queer attraverso parole e immagini, sotto forma di un glossario queer sperimentale. Il glossario include circa 350 parole e comprende anche una versione più ridotta. L'intento è creare uno strumento educativo e, al contempo, celebrare il drag come forma d'arte in tutta la sua eccessività e queerness. Il progetto vuole anche avviare una riflessione sul graphic design. Nella mia ricerca ho cercato di approfondire il concetto di indisciplina. La disciplina è un concetto radicato nel design grafico. Implica un insieme di regole e canoni che dobbiamo seguire come designer per essere in linea. La cosa che volevo evidenziare con questo progetto è che dovremmo abbracciare un approccio più flessibile durante la progettazione, accantonando queste norme e adottando prospettive sconosciute o meno familiari.